Previous Page  17 / 24 Next Page
Basic version Information
Show Menu
Previous Page 17 / 24 Next Page
Page Background

1

 Le Guerre Puniche: le cause e gli effetti

Punti chiave

Collocare cronologicamente le tre guerre.

Spiegare le motivazioni che spinsero Roma a entrare in conflitto con Cartagine.

Esplicitare i passaggi fondamentali delle tre guerre.

Svolgimento

Completata la conquista della penisola italica, Roma rivolse le proprie mire

espansionistiche verso il Mar Mediterraneo. Il commercio marittimo rappre-

sentava, infatti, un’enorme fonte di guadagno che andava assolutamente sfrut-

tata. Per realizzare questo progetto, però, i Romani avrebbero prima dovuto

scalzare la potentissima città fenicia di Cartagine dal controllo che questa

esercitava su tutto il Mediterraneo occidentale.

Fu così che nel 264 le due potenze giunsero allo scontro (Prima Guerra Puni-

ca, 264-241 a.C.), che ebbe quale teatro principale di guerra proprio il mare.

Dopo alterne vicende, nel 241 a.C. la grande armata navale romana, comanda-

ta dal console Gaio Lutazio Catulo, ottenne la vittoria decisiva alle Isole Egadi.

I Punici, sfiancati dal lungo conflitto, dovettero dichiararsi sconfitti. Roma ot-

tenne la Sicilia e un pesante indennizzo.

I Cartaginesi, però, seppero riorganizzarsi. Conquistata la Spagna, essi affi-

darono il comando dell’esercito al giovane e spregiudicato Annibale, che nel

218 a.C. guidò le sue truppe nel cuore della penisola italica dopo aver valicato

i Pirenei e le Alpi: iniziò così la Seconda Guerra Punica. Sconfitte le forze

romane sul Ticino (218 a.C.) e presso il lago Trasimeno (217 a.C.), Annibale

ottenne una clamorosa vittoria a Canne, in Puglia (216 a.C.). Tuttavia, egli non

ricevette il necessario supporto da Cartagine e, per quasi un decennio, rimase

col suo esercito in Italia meridionale, senza poter infliggere il colpo decisivo

a Roma. I Romani si riorganizzarono e nel 204 a.C. l’esercito, comandato da

Publio Cornelio Scipione, sbarcò in Africa, costringendo Annibale a ripiegare.

La vittoria risolutiva fu colta da Scipione presso Zama, nel 202. I Cartaginesi

persero tutti i loro territori al di fuori di quelli libici e furono praticamente

disarmati dai Romani.