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 Giulio Cesare al potere

Punti chiave

Specificare brevemente perché Giulio Cesare avviò la Guerra Civile.

Enucleare i principali momenti della Guerra Civile.

Ricordare le principali vittorie.

Spiegare quali furono le conseguenze per la Repubblica di Roma.

Svolgimento

Dopo le vittorie in Gallia, il Senato e Pompeo Magno cercarono di eliminare

Cesare dalla scena politica, temendone la grande ambizione e la popolarità

tra i legionari. Fu allora che Cesare decise di tornare in Italia e di prendere in

mano la situazione. Il Senato lo proclamò nemico pubblico (

hostis publicus

), ma

Cesare reagì e il 10 gennaio del 49 a.C. varcò il fiume Rubicone alla testa della

XIII legione, profanando il

pomerio

, il territorio sacro e inviolabile da qualun-

que uomo alla testa di un esercito.

Cesare entrò a Roma il 30 marzo, mentre Pompeo fuggiva dall’Italia verso la

Grecia insieme ai due consoli e ai senatori a lui fedeli. Sconfitti i pompeiani

in Spagna (49 a.C.), a Farsalo ottenne una clamorosa vittoria contro lo stesso

Pompeo (9 agosto 48 a.C.). Quest’ultimo tentò una nuova fuga, stavolta in Egit-

to, ma lì fu fatto uccidere dai consiglieri del giovanissimo faraone Tolomeo

XIII, nella speranza di ingraziarsi Cesare. Il console, invece, destituì il faraone

e affidò la corona d’Egitto alla sorella, Cleopatra.

La Guerra Civile non era ancora conclusa. Farnace, pompeiano e figlio di Mi-

tridate VI, re del Ponto, animò una sollevazione per ricostruire il regno che

fu del padre, ma questo pericolo fu eliminato da Cesare stesso in soli cinque

giorni e con una sola battaglia, a Zela (47 a.C.). A Tapso (46 a.C.) e Munda (45

a.C.) piegò le ultime resistenze dei pompeiani.

Grazie a tali successi, Giulio Cesare poté imporsi come dittatore e assunse

stabilmente il titolo di

imperator

, che fino a quel momento era stato riservato ai

generali vittoriosi durante i giorni in cui se ne celebrava il trionfo. Il governo

di Cesare terminò il 15 marzo del 44 a.C., quando il dittatore fu ucciso da

ventitré pugnalate presso il Senato. La morte di Cesare non avrebbe potuto,

tuttavia, impedire la fine dell’era repubblicana e l’inizio di quella imperiale.