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Parte Prima

Italiano

Svolgimento

La lirica in oggetto, la XVI del

Canzoniere

di Francesco Petrarca, fu probabil-

mente composta in occasione del viaggio compiuto dal poeta a Roma nel 1337.

Si tratta di un componimento poetico compreso nella prima parte dei

Rerum

vulgarium fragmenta

, opera

che, com’è noto, si articola in 366 liriche – sonetti,

canzoni, sestine, ballate e madrigali – distribuite in due gruppi comprendenti,

rispettivamente, le liriche “in vita” e “in morte” di Laura; al

Canzoniere

il poeta

lavorò dal 1342 circa fino alla morte. La forma

canzoniere

, macrotesto in cui

le liriche rivelano interconnessioni e sono leggibili in chiave diegetica, trovò

proprio nell’opera di Petrarca il suo modello ideale, cui faranno riferimento i

petrarchisti italiani e stranieri del Quattrocento e del Cinquecento.

Il poeta, nei quattordici versi del sonetto, si paragona a un anziano pellegrino

che, lasciata la sua famiglia e i luoghi in cui ha trascorso tutta la vita, si reca a

Roma, per concedersi la visione della Veronica, ovvero il panno con cui una

delle pie donne, Veronica appunto, avrebbe asciugato il sangue di Gesù, nella

speranza di trovare in quella reliquia la vera immagine di Cristo; alla stessa

maniera, Petrarca desidera trovare il volto della donna amata.

Parafrasi del testo

. Il vecchierello canuto e dai capelli bianchi si allontana dal

caro luogo dove ha trascorso tutta la sua vita e dalla sua famigliola, sgomenta

nel vedere il caro padre andar via; e da lì, trascinando negli ultimi giorni della

vita il suo vecchio corpo, si aiuta per quanto può con la sua buona volontà,

sfinito dall’età e stanco per il cammino; e giunge a Roma, seguendo il suo desi-

derio, per ammirare l’aspetto di chi spera di vedere in Paradiso: così io, ohimé,

vado cercando, o donna, per quanto possibile, in altre donne la vostra reale e

tanto desiderata immagine.

Esercizio 2

 Metro e schema delle rime

Punti chiave

Forma strofica

Caratteristiche generali del sonetto

Schema delle rime

Svolgimento

Si tratta di un sonetto, forma strofica che Petrarca predilige – basti pensare

che 317 delle 366 liriche del

Canzoniere

sono proprio sonetti – e che, com’è

noto, si compone di quattrodici versi endecasillabi articolati in quattro strofe,

due quartine seguite da due terzine. Lo schema di rime delle quartine, origi-

nariamente ABAB/ABAB, ovvero a rima alternata, diventa a partire dalla po-

esia stilnovistica ABBA/ABBA, con rima incrociata; le terzine, invece, possono

presentare diverse combinazioni e seguire lo schema CDC/DCD (a rime alter-