

5.
LA PEDAGOGIA E LE SCIENZE DELL’EDUCAZIONE
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Le intersezioni
La pedagogia
e le scienze
dell’educazione:
modelli di relazione e
paradigmi interpretativi
di Marinella Attinà
1
Nota introduttiva
L’identità difficile e complessa di quell’area epistemologica che ancora
vuole definirsi pedagogia spinge a chiedersi, preliminarmente, come essa
possa definirsi oggi.
Già nell’aprile del 1980 Giuseppe Acone in un libro il cui titolo appa-
riva provocatorio
Quale pedagogia?
si interrogava circa la vera natura
della pedagogia, le sue matrici filosofiche, ideologiche, scientifiche
1
. Il di-
battito, se pur teoreticamente e apparentemente non più centrale nella
letteratura pedagogica contemporanea, ritorna ogni qualvolta ci si voglia
interrogare sulla natura di quel
processo dei processi
, l’educazione, og-
getto di studio della pedagogia.
Detto in altri termini, l’opzione ermeneutica circa l’educazione sposta,
di volta in volta, l’asse di riferimento dello statuto della pedagogia dalla
sua fondazione filosofica alla sua fondazione scientifico/sperimentale/
procedurale.
Non è questa sicuramente la sede per addentrarci nelle questioni di
fondamento
, ma non sfugge al lettore attento che si tratta di avere un pa-
radigma unitario di riferimento in ordine al concetto o, se si vuole, alla
metafora/locuzione di ‘educazione’ e alla conseguente connessione peda-
gogia/educazione.
Per pedagogia la cultura contemporanea del Novecento intende quel
complesso di teorizzazioni, studi e progetti che si riferiscono all’educa-
zione e ad altri processi come l’istruzione, la socializzazione, l’apprendi-
mento, la formazione. Tali processi sono al contempo
prossimi
e
distanti
rispetto all’educazione.
Prossimi
perché ineriscono il processo educati-
vo,
distanti
perché nessuno di essi esaurisce,
tout court
, quel processo
di umanizzazione che ancora suole essere l’educazione. Ma proprio sul
1
Cfr
.
Acone G.,
Quale pedagogia,
Edisud, Salerno 1980.
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