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Capitolo 1
La matematica nel quadro
normativo europeo
1.1
Le competenze chiave per l’apprendimento permanente
1.1.1
La strategia di Lisbona e l’apprendimento permanente
La Strategia di Lisbona è stata formulata nella riunione del Consiglio Europeo
di Lisbona del 23 e 24 marzo 2000. Tale strategia, illustrata nella relazione
finale della riunione, consiste in una serie di obiettivi da perseguire in diversi
campi (economico, sociale, culturale) per i paesi dell’Unione Europea (UE).
L’idea è quella espressa nel punto 5 della relazione conclusiva, dove si parla
di rendere l’economia europea come “l’economia basata sulla conoscenza più
dinamica e competitiva al mondo”. Nel successivo Consiglio Europeo di Stoc-
colma (2001) vengono indicati obiettivi concreti da raggiungere in qualsiasi
campo entro il 2010. In particolare, sono individuati anche obiettivi relativi al
mondo dell’istruzione, ossia:
>
>
aumentare l’efficacia e la qualità dell’istruzione e della formazione;
>
>
aprire l’istruzione al maggior numero di cittadini (giovani e/o adulti);
>
>
fare in modo che il mondo della formazione si apra alle realtà sociali, econo-
miche e del mondo del lavoro.
Fin dalla prima formulazione di tali obiettivi, appare chiaro che essi possono
essere conseguiti tramite un sistema di istruzione moderno e flessibile, che sia
capace di adattarsi ai continui cambiamenti che la tecnologia e la globalizzazio-
ne inducono nella società. Un sistema di istruzione con tali caratteristiche deve
promuovere nei cittadini la nuova prospettiva dell’
apprendimento permanen-
te
, detto anche “apprendimento lungo tutto l’arco della vita” (dall’inglese
lifelong learning
). In pratica, affianco ai processi
formali
di apprendimento,
previsti in un contesto naturalmente deputato a tale scopo (la scuola o l’uni-
versità), devono essere considerati i processi di apprendimento
non formale
ed
informale
. L’apprendimento non formale avviene in contesti organizzati,
ma, a differenza di quello formale, non è finalizzato ad un riconoscimento
“formale” dell’apprendimento (una certificazione); si tratta, quindi, di un
processo voluto dal soggetto che lo ricerca consapevolmente, organizzando
le proprie scelte sulla base di interessi personali (il frequentare un corso di
danza o una scuola-calcio). L’apprendimento informale non è volutamente
ricercato dal soggetto, ma avviene in modo fortuito e casuale, di solito in un
contesto non organizzato, né tantomeno formale. In esso si possono includere