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Finalità e struttura dell’opera
Rivolto ai candidati al Concorso a Cattedra nella scuola secondaria, questo manua-
le è
interamente in lingua inglese
eccetto la parte quarta relativa alla grammatica.
Ricco di spunti operativi per una didattica innovativa e partecipativa, vuole essere
un mezzo per conoscere i bisogni dell’apprendente della società del terzo millen-
nio, che deve assiduamente confrontarsi con parlanti di altre culture, e per riflette-
re sulle esigenze comunicative proprie di un mondo globalizzato.
La
prima parte
del testo è dedicata agli aspetti normativi e ordinamentali correlati
all’insegnamento della lingua inglese. Il capitolo primo si focalizza sulle proposte
europee nell’ultimo decennio e sulle strategie fortemente auspicate nel nostro con-
tinente e recepite, almeno formalmente, da tutti gli Stati. Pur essendo consapevoli
della diffusione del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue, si è
scelto di dedicare molta attenzione a questo strumento, affinché tutti i docenti,
o aspiranti tali, possano conoscere le molteplici opportunità che esso offre sia al
docente sia allo studente e affinché possa essere recepito da ognuno secondo le
proprie esigenze formative. Soprattutto si vuole evidenziare come la sua duttilità
e flessibilità lo rendano un mezzo di lavoro estremamente utile “per tutti”. La sua
autorevolezza infatti non deriva dall’essere prescrittivo, ma al contrario dal presen-
tarsi come un contenitore in cui nulla è stato dimenticato o lasciato al caso.
Il testo procede poi con l’analisi delle qualità e delle qualifiche che caratterizzano il
profilo del docente europeo. Tale figura idealmente tende ad uniformare su tutto il
continente gli aspetti che identificano la professionalità del docente (la formazione
lungo tutto l’arco della vita lavorativa attiva, le conoscenze di base, linguistiche e
non, la competenza come punto di riferimento per gli apprendenti, l’uso della tec-
nologia della comunicazione, requisito ormai imprescindibile in qualsiasi ambito
lavorativo) e si ritiene pertanto che sia oltremodo importante, per chi si trova ad
operare nel mondo della scuola, riflettere sulle proprie abilità in modo critico e
conoscere quelle ancora da acquisire in un ambito che sta diventando sempre più
internazionale e transnazionale.
A seguire tale premessa che aiuta a capire in quale direzione si stia muovendo l’Euro-
pa, nel capitolo secondo si è indagata la realtà della scuola italiana, in cui le recenti
riforme stanno mettendo in pratica la dimensione europea. Dopo una panoramica
sugli ordinamenti di ogni ordine e grado, con indicazione dei rispettivi quadri orari e
degli obiettivi specifici di apprendimento, relativi alle lingue straniere e alle culture ad
esse sottese, sono analizzate le metodologie più attuali e quelle che meglio rispondono
alle necessità di formazione, a partire dal CLIL, mai sperimentato nel nostro Paese nel
passato. È stata inoltre chiarita l’importanza dei sussidi multimediali e dell’insegna-