

8
Parte Prima
Diventare Agente della Polizia Penitenziaria
www.
edises
.it
Durante lo svolgimento della stessa non è consentito l’uso delle calcolatrici e dei dizionari,
portare carta da scrivere, appunti, manoscritti, libri o pubblicazioni di qualunque specie, ap-
parecchi telefonici e/o ricetrasmittenti; in genere, già all’ingresso dell’aula, il personale pre-
posto alla vigilanza fa depositare gli zainetti, i borsoni, le valigie, ecc.
È importante essere calmi, non avere fretta, leggere attentamente le istruzioni che a volte ven-
gono riportate nel foglio delle domande. In alcuni casi non cogliere questi suggerimenti va-
nifica l’impegno e lo studio fino a quel momento profusi.
Anche la lettura attenta sia del quesito che delle soluzioni predeterminate è essenziale poiché
a volte vengono tesi dei tranelli; la domanda potrebbe contenere una doppia negazione, due
delle risposte potrebbero essere quasi identiche, ma differenziarsi in piccoli dettagli, ecc. Quan-
do si pensa che la riposta esatta sia già la prima, è opportuno leggere anche le altre che po-
trebbero contenere in sé la tale risposta, ma con ulteriori precisazioni che la rendono più esat-
ta, e così via.
Altro consiglio da tenere a mente è quello di affidarsi alle proprie forze e non cercare aiuti dall’e-
sterno, da un partecipante al concorso vicino di banco, che potrebbe saperne ancora meno di voi,
o dal personale preposto alla vigilanza, il quale non è in possesso delle risposte esatte; tutti que-
sti atteggiamenti tra l’altro potrebbero farvi escludere automaticamente dal concorso.
Nell’esecuzione del test gioca un ruolo importante il tempo a disposizione. Di norma, esso con-
sente di terminare lo svolgimento dei quesiti a un soggetto dotato di una buona preparazione e
che non si lasci prendere dal panico dello scorrere inesorabile del tempo o dall’annuncio di qual-
che membro della Commissione che avvisa il volgere al termine dell’orario assegnato.
All’inizio della prova, dopo che la Commissione dà il segnale di inizio, il candidato do-
vrà rapidamente fare il calcolo del tempo da dedicare in media alla risoluzione di ogni
quesito.
Il candidato previdente si sarà già informato sul numero dei quesiti forniti e sul tempo a di-
sposizione, pertanto sarà avvantaggiato in questo compito. Inizierà a fornire le risposte e, qua-
lora si accorgerà che un quiz è piuttosto ostico o richiede molto tempo per la soluzione, lo
contrassegnerà nel foglio delle domande per, eventualmente, ritornarci alla fine del questio-
nario, dopo che avrà risposto a tutti gli altri quesiti. In questo caso occorre prestare attenzio-
ne nel tralasciare anche lo spazio nel foglio risposte corrispondente a quella domanda saltata
(se non si svolge il quesito n. 3 si salta anche la riga delle risposte n. 3).
L’assegnazione del tempo medio non deve essere rigida, poiché il tempo da dedicare alla risolu-
zione dei quesiti è variabile a seconda della loro difficoltà, tuttavia va tenuto presente che a parità
di tempo è opportuno svolgere più quesiti facili che farne meno con risoluzione più complessa.
Una volta terminato il questionario, e aver fornito il maggior numero di risposte considerate
esatte, si potrà tornare a dedicare del tempo a quelle domande tralasciate e contrassegnate.
Il discorso fin qui espresso è valido quando ai quesiti è attribuito uno stesso punteggio, qua-
lora, invece, ai quesiti siano attribuiti punteggi differenti è opportuno dedicare, in media, tem-
pi diversi a seconda del punteggio, al fine di trarne vantaggio, in termini di punti, in sede di
correzione e valutazione.
1.4.3 I
mportanza del
punteggio
Il punteggio riportato in sede di esame alle selezioni, ma vale anche per gli altri accertamen-
ti, è di
fondamentale importanza
perché si deve raggiungere un punteggio tale che consen-
ta di classificarsi nei posti utili della graduatoria provvisoria per l’accesso agli accertamenti
successivi; inoltre, esso potrà essere computato per la formazione della graduatoria finale di
merito che
dichiarerà
i vincitori del concorso.