

Finalità e struttura
dell’opera
La logica è l’anatomia del pensiero.
(John Locke)
Test di ragionamento logico e logica numerica sono ormai gli stru-
menti più comunemente utilizzati a qualsiasi livello di selezione: dai
concorsi pubblici alle assunzioni aziendali, dall’ammissione universi-
taria all’ingresso a master e scuole di specializzazione.
L’utilizzo di simili strumenti risponde a diverse esigenze, prima fra
tutte la necessità di standardizzare le prove rendendole oggettive, non
soggette cioè alla valutazione personale dell’esaminatore. In linea ge-
nerale, bisogna anche rilevare che nel tempo i modelli di valutazione
sono stati perfezionati; grazie alla sperimentazione su vasti campioni i
test sono stati via via affinati e mirati alla valutazione di caratteristiche
sempre più specifiche: dai più noti test del Quoziente di intelligenza
QI, si è passati alla rilevazione di altri “tipi di intelligenza”, come quel-
la creativa, quella visuo-percettiva, quella emotiva. Fattori come am-
bizione, tolleranza, creatività, pragmatismo, carisma possono dunque
fare la differenza nonostante un QI giudicato “modesto”.
Non esiste un’ intelligenza assoluta, in grado cioè di rendere i sog-
getti capaci di svolgere qualsiasi compito, ma esistono diversi tipi di
intelligenza in grado di rendere un individuo più portato per una
determinata funzione piuttosto che un’altra. Un alto QI, se non ac-
compagnato da un’ottima capacità relazionale (capacità di lavorare
in gruppo, esercitare carisma, motivare gli altri), non è di per sé suffi-
ciente, per esempio, ad avere successo come dirigente o amministra-
tore in una grande compagnia.
In tale contesto si inseriscono i test attitudinali, volti proprio a valuta-
re l’esistenza delle capacità (o attitudini) necessarie per avere succes-
so in determinati campi: così per esempio nelle ammissioni universi-