

VIII
Finalità e struttura dell’opera
tarie si tende a privilegiare i test di logica numerica e verbale, indici
rispettivamente di capacità di ragionamento e di comprensione di
concetti nuovi, caratteristiche entrambe essenziali per avere successo
negli studi; analogamente, nelle selezioni del personale, a seconda
della posizione da occupare, verranno misurate attitudini specifiche,
per esempio l’empatia sarà richiesta per le posizioni legate alla gestio-
ne del personale, la leadership per le posizioni dirigenziali etc.
Questo volume tratta una delle tipologie di test, quelli di logica nu-
merica, mirati a valutare capacità di ragionamento, abilità di calcolo
mentale ed intuito logico-matematico.
Si tratta della tipologia più diffusa tra i test ma anche la più complessa
in quanto richiede l’abilità di attivare processi di interpretazione dei
simboli (i numeri sono appunto un sistema di simboli), risultato di
una pratica sedimentata negli anni che non può essere acquisita in
breve tempo ma che può essere migliorata grazie all’esercizio.
Eppure, sarebbe sbagliato pensare alla logica come uno strumento
finalizzato al superamento di un esame. Le abilità di calcolo e la logi-
ca numerica sono capacità utilizzate quotidianamente, per esempio
nel conteggiare le entrate e le uscite mensili, nel calcolare la percen-
tuale di sconto nei periodi di saldi; anche quando si gioca al lotto è
utile avere un’idea di quali siano le probabilità che un certo numero
venga estratto. Insomma, la logica insegna a ragionare in modo più
efficace, ad organizzare il sapere per renderlo immediatamente di-
sponibile quando serve.
Questo volume rappresenta dunque un valido strumento non solo
per chi deve prepararsi ad affrontare un esame ma anche per quanti
desiderano migliorare le proprie capacità intuitive e mantenere la
propria mente sempre giovane e in forma.
Per molto tempo infatti si è creduto che, una volta conclusa l’età del-
lo sviluppo, il cervello divenisse una struttura rigida e immodificabi-
le, e che anzi con il passare del tempo, la degenerazione delle cellule
cerebrali portasse ad una costante riduzione delle capacità mentali.
Oggi, invece, sappiamo che gli stimoli e l’allenamento costante con-
sentono di continuare a modellare il cervello che, negli anni, pre-
serva la sua capacità di modificarsi. L’esercizio e la pratica possono
dunque migliorare le nostre abilità di calcolo anche se abbiamo da