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Introduzione

Nel corso degli ultimi anni la professione infermieristica in Italia, grazie ad una serie di

importanti normative che riguardano sia il percorso formativo che l’esercizio professionale,

ha compiuto notevoli passi avanti.

Contemporaneamente le competenze e le abilità relative alle procedure assistenziali ri-

volte alla persona hanno ricevuto impulso grazie anche all’evoluzione di settori importanti

FRPH TXHOOR WHFQLFR VFLHQWLÀFR IDUPDFRORJLFR ELRPHGLFR HG LQIRUPDWLFR

Oggi l’infermiere deve essere maggiormente consapevole rispetto al passato che, grazie

alle proprie competenze di base e specialistiche e grazie alla conoscenza delle regole che

guidano lo svolgimento delle attività assistenziali (sia ordinarie e straordinarie) da lui di-

SHQGH OD VLFXUH]]D GHL SD]LHQWL FKH VL DIÀGDQR R FKH QHFHVVLWDQR GL FXUH H JOL HVLWL GHL SUR

-

FHVVL DVVLVWHQ]LDOL LQ WHUPLQL GL HIÀFDFLD HIÀFLHQ]D TXDOLWj HG HFRQRPLFLWj

/D VRPPLQLVWUD]LRQH HIÀFDFH H VLFXUD GHL PHGLFLQDOL LQ TXDOVLDVL FRQWHVWR ODYRUDWLYR

(domicilio, ospedale, cure intermedie o territorio) richiede pertanto non solo conoscenze di

QDWXUD WHFQLFR VFLHQWLÀFD H FOLQLFR DVVLVWHQ]LDOH PD DQFKH FRQRVFHQ]H GL QDWXUD RUJDQL]]D

-

tiva e gestionale.

,Q SDUWLFRODUH DO ÀQH GL ´

garantire la corretta applicazione, nelle diverse situazioni,

delle prescrizioni diagnostico-terapeutiche”

, così come recita il

3URÀOR 3URIHVVLRQDOH

dell’Infermiere del 1994 all’art. 1, comma 3, punto d

, l’infermiere deve possedere cono-

VFHQ]H DJJLRUQDWH VXOO·D]LRQH H VXJOL HIIHWWL FROODWHUDOL GHL IDUPDFL VXOOD ORUR FODVVLÀFD]LRQH

sulle disposizioni normative, sugli strumenti e sulle modalità per una corretta acquisizione,

conservazione, distribuzione, preparazione e somministrazione delle diverse sostanze, sul-

OD JHVWLRQH FRPSOHVVLYD GHOO·LQWHUR SURFHVVR HG LQÀQH PD FHUWDPHQWH QRQ PHQR LPSRUWDQ

-

te, sulle metodiche di prevenzione degli errori, in particolare nelle fasi di preparazione e

somministrazione della terapia, durante le quali e per le quali gli infermieri risultano essere

i professionisti sanitari maggiormente e direttamente coinvolti, esperti e reponsabili.

La probabilità che una persona assistita possa essere vittima di un evento avverso e che

subisca un danno conseguente ad un errore di terapia fa sì che sia ragionevole aumentare le

competenze di base, l’aggiornamento e la formazione permanente riguardo la preparazione

e la somministrazione dei farmaci, sia nel tradizionale contesto ospedaliero, ma soprattutto,

anche in ambito territoriale e domiciliare dove sempre più frequentemente l’infermiere,

trovandosi solo ad operare, diviene responsabile di scelte autonome importanti e delicate.

L’ultima revisione

del

Codice Deontologico degli infermieri italiani

approvata dal

Comitato Centrale della Federazione Nazionale dei Collegi IPASVI con deliberazione 1/09

del 10.01.2009 e dal Consiglio Nazionale della Federazione dei Collegi IPASVI nella se-

duta svoltasi a Roma il 17.01.2009 all’

art. 29

, in maniera del tutto innovativa, sottolinea

che:

“l’infermiere concorre a promuovere le migliori condizioni di sicurezza dell’assistito

e dei familiari e lo sviluppo della cultura dell’imparare dall’errore. Partecipa alle inizia-

tive per la gestione del rischio clinico”.

Nell’attuale panorama sanitario, sia nel contesto ospedaliero che extraospedaliero, si

riscontra la necessità di migliorare e uniformare le capacità di base tecnico-pratiche e la