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Parte Prima

La prova scritta di composizione italiana

www.

edises

.it

to incapace di provare sentimenti anche solo vagamente umani: si tratta qui di figli che ucci-

dono i genitori per accaparrarsi l’eredità o per sfogare conflitti mai sopiti, per avere più liber-

tà o piuttosto per non aver ottenuto il denaro per giocare ai videogiochi o per scommettere su-

gli eventi sportivi; di giovani madri che uccidono o abbandonano nei cassonetti dei rifiuti i

loro neonati per non dover affrontare la responsabilità della maternità o più semplicemente

per non cambiare vita; di giovani che lanciano sassi dai cavalcavia delle autostrade, ai danni

di ignari automobilisti scelti come bersaglio, per ingannare il tempo, per sfuggire alla noia o

per scommesse di poco conto; di minorenni che violentano le loro coetanee, da soli o in grup-

pi che ne rafforzano lo spietato coraggio, per il gusto di un gioco di cui si stenta davvero a

comprendere il senso.

L’assoluta mancanza di rispetto per la vita si esprime, del resto, an-

che in atteggiamenti irresponsabili verso se stessi: si pensi alle con-

seguenze di pericolose gare automobilistiche o motociclistiche, sfi-

de per eleggere il più forte, oppure alle famigerate stragi del sabato

sera (che attualmente sembrano invece potersi tranquillamente de-

finire stragi del fine settimana). Il problema assume contorni di tra-

gedia se si considera il fatto che moltissimi giovani, spesso deboli

e incapaci di stabilire un contatto positivo e propositivo con la realtà, ingaggiano dei veri e

propri duelli con la morte, sull’onda di falsi modelli di coraggio e di prestanza fisica. Di fron-

te a tali terribili espressioni di malessere e di disagio giovanile, che sempre più facilmente sfo-

ciano in forme patologiche o nella vera e propria devianza e criminalità, i dibattiti e le pole-

miche non fanno che divampare, mentre psicologi e sociologi diventano assoluti protagonisti

in trasmissioni radiotelevisive e nei blog su internet.

Sembra sia sempre più facile rappresentare, con conseguenze spes-

so fuorvianti, il mondo giovanile come un pianeta a parte, minato

già nelle sue basi e destinato inevitabilmente all’autodistruzione: in

realtà, si tratta di condanne ingiuste, poiché ogni generalizzazione

concorre soltanto a banalizzare realtà sociali, come questa, ben più

complesse e varie, fatte di situazioni concrete e basate su scelte in-

dividuali e collettive piuttosto variegate.

Parlare dei giovani solo e unicamente in termini di disagio e di com-

portamenti devianti resta inaccettabile, perché è indubbio che non

tutti reagiscono mettendo in campo l’aggressività alla mancanza di

prospettive, alla solitudine e al vuoto e all’oscurità del futuro. Anche se questa osservazione

può apparire del tutto scontata, è bene anche tener presente che i casi più allarmanti di devian-

za e criminalità giovanile vanno pur sempre inquadrati nel clima e nel contesto in cui sono di-

vampati. Ma a questo punto può nascere un interrogativo assai legittimo, che porti a domandar-

si, piuttosto, se le generazioni più giovani siano davvero più inclini

alla violenza rispetto a quelle passate.

I giovani deviati sono, in prima istanza, individui non pienamente

inseriti nel tessuto sociale, o che alimentano una visione distorta e

falsata delle più basilari norme che regolano la pacifica convivenza

civile. Infatti, come spesso si sente affermare da sociologi e psico-

logi, nel corso di un processo di socializzazione più o meno equili-

brato, ciascuno assume nei confronti degli altri gruppi di persone o

delle istituzioni atteggiamenti specifici: simili comportamenti sono

spesso assai prevedibili, sulla base di una precisa realtà psicologica

L’introduzione si lega

alla vera e propria ste-

sura del tema attraverso

pensieri che si fanno via

via più personali, riguar-

danti le ragioni del disa-

gio giovanile

Il candidato tenta di of-

frire delle risposte alle

richieste della traccia,

evidenziando il proprio

punto di vista e sottoli-

neando l’importanza di

tenere nel giusto conto

il clima e il contesto in

cui vivono i giovani che

ricorrono alla violenza

I casi di devianza rap-

presentano un proble-

ma sociale e culturale,

prima ancora che in-

dividuale. Il discorso

si sposta infatti sulle

responsabilità

degli

adulti e della società in

generale nella diffusione

delle manifestazioni di

devianza giovanile