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edises

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Prefazione

VIII

rale ma anche in riferimento alla struttura dei vari saperi (Piazza, 1997;

Ianes, 2000; Bocci, 2011).

Assumendo questa prospettiva, dunque, l’insegnante che oggi definia-

mo

di sostegno

o, meglio,

specializzato al sostegno

, deve essere concepito

innanzitutto come un

insegnante

(Ianes, 2004). Un docente (che noi ci

raffiguriamo con la mente del professionista e con il cuore dell’artigiano)

in grado di padroneggiare un ampio repertorio di conoscenze e di com-

petenze

di base

– che gli consentano di dare risposte competenti ai diversi

bisogni educativi di tutti – e, al tempo stesso, in possesso di una

specia-

lizzazione

che gli permetta di fronteggiare, con altrettanta competenza, i

Bisogni Educativi Speciali e Specifici.

Se operiamo una sintesi dei diversi contributi offerti dagli studiosi delle

Scienze dell’Educazione, in particolare da pedagogisti speciali, in merito

alla formazione dell’insegnante di sostegno/specializzato (in modo partico-

lare si vedano: Pavone, 2004, Favorini, 2009) è possibile individuare alcuni

ambiti, ritenuti essenziali, sui quali, e all’interno dei quali, costruire un

repertorio di competenze per l’insegnante specializzato. Tali ambiti sono:

• formazione personale sulle dimensioni emotive, esistenziali e culturali;

• formazione concernente la storia dello sviluppo dell’integrazione, la

conoscenza dell’evoluzione della normativa, la realtà in ambito inter-

nazionale;

• formazione inerente la riflessione epistemologica sulla pedagogia spe-

ciale e sulla scienza dell’educazione;

• formazione sulle competenze relazionali;

• formazione sulle competenze inerenti la comunicazione e la mediazio-

ne (capacità di intessere reti relazionali e di collaborare con i colleghi,

con gli enti e con le famiglie);

• formazione in ambito clinico, in modo particolare per quel che concer-

ne la comprensione del profilo di funzionamento del soggetto (cono-

scenza delle diversità, conoscenza delle caratteristiche delle disabilità,

delle sindromi, ecc.);

• formazione in ambito metodologico-didattico e docimologico, in modo

particolare riguardo all’osservazione, alla progettazione, alla valutazio-

ne, all’intervento mediante tecniche, strategie e procedure facilitanti il

processo d’insegnamento/apprendimento;

• formazione sulle problematiche più rilevanti inerenti i Bisogni Spe-

ciali: il riconoscimento e l’identità, l’autonomia, il progetto di vita, la

sessualità, l’età adulta, il lavoro, il tempo libero, ecc.;

• formazione sulle competenze nella ricerca e nella documentazione.