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Finalità e struttura dell’opera

Il presente lavoro è concepito come supporto per tutti coloro che stanno per

affrontare le prove del concorso a cattedra. A tale finalità si affianca anche la

volontà di renderlo uno strumento di consultazione per i futuri docenti nella

loro professione.

Il manuale è strutturato in più parti. La

prima parte

ha carattere metodolo-

gico-didattico ed ordinamentale e propone una serie di riflessioni sulle caratte-

ristiche interdisciplinari della fisica, sulla didattica secondo le scienze integrate

e sul metodo scientifico, fin dalla prima definizione che Galilei ne ha dato nel

suo “Saggiatore”. Il lettore avrà modo di entrare in contatto con il pensiero di

Galilei, leggendolo direttamente, e senza alcun filtro. L’intento di questa scelta

è quello di dimostrare che tuttora il metodo scientifico galileiano può essere

un valido punto di riferimento nella pratica di laboratorio della scuola secon-

daria di secondo grado.

Nella

seconda parte

, dedicata alle competenze disciplinari, vengono riper-

corsi in modo sintetico, ma esaustivo, i contenuti oggetto del programma d’esa-

me della classe. In particolare, il primo capitolo è di carattere storico e descrive

i momenti che hanno segnato l’evoluzione del pensiero scientifico, dalla rivo-

luzione astronomica alle due rivoluzioni industriali, fino alla rivoluzione del

Novecento, che presenta interessanti risvolti filosofici. Per la stesura di questo

capitolo si è fatta una scelta forse singolare, che in parte riprende quella accen-

nata nella prima parte del volume. Si è deciso di riportare stralci direttamente

dalle fonti primarie. È opinione di chi scrive che tale scelta possa contraddi-

stinguere quest’opera in modo significativo dalle altre destinate al concorso a

cattedra e all’esercizio della professione. La lettura diretta di Galilei, Newton,

Carnot, Watt, Einstein, Planck, de Broglie e tante altre favolose menti che han-

no costellato la storia della fisica funge da stimolo sia per il docente che per lo

studente. Questa lettura aiuta a contestualizzare socialmente e storicamente le

scoperte, ad indossare realmente gli “occhiali dello scienziato”. In tal modo si

può cogliere il senso profondo che ogni scienziato ha voluto dare alle proprie

conquiste e la grande dedizione e passione che lo hanno guidato nella sua at-

tività di ricerca. Questo aspetto può aiutare la fisica ad inserirsi a pieno titolo,

come ogni disciplina dal profondo carattere formativo, anche in un percorso

di studi umanistici.

Alla scelta di riportare stralci importanti di fonti primarie si è affiancata la

volontà di presentare anche gli scritti in lingua originale. Pertanto, il lettore

avrà la possibilità di leggere Newton in latino, Carnot in francese, Watt in in-