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Parte I
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La prova oggettiva attitudinale
Si tratta di procedure artificiose, non certo adatte allo studio per
memorizzare informazioni nel lungo periodo, ma che può essere di estre-
ma utilità in occasione di esami caratterizzati da elevata pressione tempo-
rale e necessità di fornire una risposta rapida basata sulla valutazione di
molte informazioni, anche numeriche.
Il compito di comprensione dei testi non si esaurisce nella semplice fram-
mentazione del brano in tanti dettagli informativi, dato che di frequente si
richiede al candidato di trarre delle conclusioni da quanto ha letto, del tipo:
• Quali conclusioni è possibile trarre dal brano che avete letto?
• Qual è lo stile del brano?
• Quale tra le seguenti argomentazioni è la più corretta?
• Quale potrebbe essere il titolo del brano?
Gli esercizi che seguono sono tratti da reali prove di selezione concor-
suale ed hanno il semplice scopo di stimolare lo sviluppo di una “
perso-
nale
” metodologia di acquisire informazioni e catalogarle in modo tale da
renderle immediatamente rintracciabili.
Esempio di articolo tratto da Giornale economico
«Quanti vestiti e camicie e cravatte ci sono nel vostro armadio? Quanti
divani nel vostro salotto e stoviglie nella vostra cucina? Quanti televisori e
computer e stereo ed elettrodomestici in giro per la casa? E quante macchi-
ne nel vostro garage? […] II 95% di quello che ci serve ce lo abbiamo già.
[…] Se di questi beni ne volessimo di più, non sapremmo neanche
dove metterli. […] Ci è finito lo spazio. Ma attenzione, solo lo spazio
fisico. Quanta memoria volete nel vostro PC e quanta banda per le vostre
connessioni in rete? Quanti canali volete in televisione o varietà di voci
sulla stampa?
Di quanta energia volete disporre per la vostra casa e per l’ufficio? […]
Mai abbastanza. E qui, invece, di spazio ne abbiamo a dismisura. Perché […]
tutti questi beni sono immateriali. Sono bit, energia, informazioni. […] Stia-
mo parlando […] del sintomo di un trend, in crescita vigorosa e dilagante.
La crescita a due cifre del consumo è ormai diventata appannaggio
dell’immateriale. O della Cina, dove alla saturazione dei beni materiali c’è
un bel po’ di gente che ci deve ancora arrivare. Grande mercato, tenetelo
da conto. Finché dura».
(
Da Vito Di Bari, La crescita dei beni immateriali,
Il Sole 24 Ore 14/2/2005, p. 10
)