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2 ECOGRAFIA

Definizioni e unità di misura

¾

L’ecografia è una tecnica che sfrutta gli ultrasuoni, ossia onde meccaniche con frequenza superiore a 20kHz

®

Necessitano di un mezzo per propagarsi sottoforma di variazioni di pressione

¾

L’onda meccanica possiede alcune caratteristiche:

®

Lunghezza d’onda

(λ): distanza tra due picchi dell’onda

®

Frequenza

(f): n. cicli/s (Hz)

®

Velocità di propagazione

(c) = f x λ (m/s)

dipende da T, compressibilità e densità del mezzo

®

Periodo

(T): tempo che intercorre tra due picchi dell’onda (corrisponde a 1/f e si misura in s)

®

Intensità

(I): l’energia trasportata dall’onda nell'unità di tempo per unità di superficie (W/cmq)

All'esame

2014

Quale tipo di energia viene utilizzata per l’esecuzione di un esame ecografico?

A.

Campi magnetici

B.

Onde laser

C.

Energia nucleare

D*.

Onde meccaniche

Propagazione degli ultrasuoni e attenuazione

¾

Propagazione degli ultrasuoni

®

La velocità di propagazione è costante in un mezzo omogeneo ed è proporzionale alla densità dello stesso (i tes-

suti molli vengono attraversati più facilmente)

®

La resistenza che i tessuti oppongono al passaggio degli ultrasuoni è definita

impedenza acustica

(Z, misurata in

Rayl) ed è direttamente proporzionale, oltre che alla densità del materiale attraversato, alla velocità di propaga-

zione dell’onda nel mezzo

®

L’impedenza è alla base della formazione degli echi

¾

La riflessione e la diffusione degli ultrasuoni avviene in corrispondenza dei punti in cui si ha il passaggio tra due

tessuti con diversa impedenza (

interfaccia acustica

)

®

Maggiore è la differenza di impedenza, maggiore sarà la riflessione (quindi tessuti come il polmone non si pre-

stano allo studio ecografico perché gli ultrasuoni vengono quasi tutti riflessi e attenuati)

¾

Durante l’attraversamento dei tessuti, l’energia posseduta dall’ultrasuono viene progressivamente attenuata, per:

®

Riflessione

—

L’energia del fascio riflesso è tanto minore quanto maggiore è l’angolo di incidenza

—

La riflessione è alta per aria e osso (non viene trasmesso e non permette la visualizzazione delle strutture sottostanti)

—

La riflessione avviene con un angolo che sarà equivalente a quello incidente dell’ultrasuono ma, se attraversa

un’interfaccia complessa e di dimensioni inferiori a quelle della lunghezza d’onda, si formano echi multipli

riflessi con angoli diversi oltre alla riflessione principale, la maggior parte dei quali non torna alla sonda e non

viene registrata

®

Rifrazione (deviazione dei raggi residui o non riflessi): dipende da α (angolo incidente) e da c (velocità di pro-

pagazione) nei due tessuti

®

Trasmissione: riduzione dell’intensità dei raggi residui o non riflessi

®

Diffusione: il fascio incontra una superficie irregolare

viene diffuso in tutte le direzioni

®

Dispersione: il fascio incontra particelle più piccole di λ e l’energia di ritorno è scarsa

®

Assorbimento: l’energia del fascio viene trasformata in calore (80%)

¾

L’attenuazione aumenta all’aumentare del percorso e della frequenza, quindi la frequenza della sonda determina

anche la profondità del campo di vista