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3

1 RADIOGRAFIA

&ODYLFROD

Proiezione anteroposteriore del torace

Proiezione laterale del torace

9 FDYD

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1.1 Tubo radiogeno e caratteristiche dei raggi X

Evoluzione del tubo radiogeno

¾

La scoperta dei raggi X risale a Roentgen

¾

Tubo di Crookes

: primo dispositivo utilizzato per produrre raggi X

®

Consiste in un tubo con due elettrodi tenuto a vuoto parziale

®

Quando la corrente attraversa il tubo, il gas si ionizza

emissione di elettroni al catodo (raggi catodici)

®

Questi raggi colpiscono le pareti del tubo e inducono l’emissione di raggi X

¾

Primo miglioramento

: catodo curvo (focalizza gli elettroni su di un metallo pesante detto anticatodo)

¾

Tubo di Coolidge

(1913)

®

Un filamento incandescente tenuto a vuoto spinto emette elettroni per effetto termoionico

®

Gli elettroni sono accelerati dalla differenza di potenziale ai lati del tubo

a seconda del materiale usato per

l’anodo (tungsteno, cromo, molibdeno) si generano raggi X di lunghezze d’onda diverse

¾

Macchina radiologica

®

La corrente che attraversa il filamento (mA) determina l’intensità del fascio di raggi X, che dipende da:

—

Numero di fotoni

—

Proprietà energetiche di questi

®

La tensione degli elettrodi (kV) determina l’accelerazione che gli elettroni subiscono prima dell’interazione con

l’anodo

Caratteristiche dei raggi X ed unità di misura in radiologia

¾

Quantità

: numero di fotoni emessi dal tubo radiogeno (Roentgen, R)

¾

Qualità

: l'energia dei fotoni misurata in KeV, rispecchia il potere penetrante del fascio nella materia

¾

RAD

(Radiation Absorbed Dose): energia assorbita dal paziente (vecchia unità di misura, oggi si usa il Gy)

¾

Gray

(Gy): unità di misura della dose assorbita di radiazione nel Sistema Internazionale; un’esposizione di un Gray

corrisponde a una radiazione che deposita un joule per chilogrammo di materia

¾

SEV

(spessore emivalente): spessore di un determinato materiale necessario a dimezzare l’intensità del fascio inciden-

te; i raggi X prodotti vengono classificati in:

®

Duri: raggi ad elevata penetrazione, al limite con i raggi gamma

®

Molli: raggi a bassa penetrazione