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4

CAPITOLO

1

Cardiologia

www.

edises

.it

A. acidi grassi

B. glucosio

C. acidi grassi e glucosio in egual misura

D. acido lattico

E. aminoacidi

15) Il più importante determinante del consumo di O

2

mio-

cardico è:

A. la pressione arteriosa sistolica

B. la pressione arteriosa diastolica

C. la contrattilità miocardica

D. la frequenza cardiaca

E. il volume ventricolare telediastolico

16) L’alterata funzione dei muscoli papillari provoca:

A. stenosi mitralica

B. insufficienza aortica

C. stenosi subaortica

D. insufficienza tricuspidale

E. insufficienza mitralica

17) 

MG • 2003

In che cosa si trasforma nell’organogenesi il

tronco arterioso comune?

A. Atrio sinistro

B. Ventricolo sinistro

C. Atrio destro

D. Ventricolo destro

E. Vena cava superiore

18) Quale area del cuore tra quelle indicate è vascolariz-

zata dal ramo circonflesso dell’arteria coronaria sinistra?

A. Atrio sinistro e ventricolo sinistro

B. Atrio destro e ventricolo sinistro

C. Setto interventricolare (parte anteriore)

D. Apice del cuore

E. Ventricoli destro e sinistro

19) Il flusso coronarico:

A. non è regolato da fattori locali

B. si verifica soprattutto in sistole

C. si verifica soprattutto in diastole

D. si verifica sia in sistole che in diastole

E. A+C

20) La funzione delle arteriole coronariche è quella di:

A. adattare il flusso coronarico alla domanda miocardica

B. compensare gli effetti di una stenosi coronarica

C. compensare una costrizione prearteriolare

D. tutte quelle indicate

E. nessuna delle alternative è corretta

21) L’arteria coronaria interventricolare anteriore dà origine:

A. a vasi marginali ottusi

B. a vasi marginali acuti

C. a vasi settali

D. all’arteria del nodo del seno

E. all’arteria del nodo A-V

22) La percentuale di “dominanza destra” è:

A. 50%

B. 60%

C. 30%

D. 85%

E. 20%

23) La riserva vascolare coronarica è la capacità di fornire

aggiuntivo sangue ossigenato al miocardio. Il consumo di

O

2

cardiaco a riposo di un paziente sano adulto di sesso

maschile è di 30 ml di O

2

/min ed esso può raggiungere va-

lori superiori fino a sei volte posto che le arterie coronarie

siano in grado di aumentare il flusso. In un paziente ipote-

tico affetto da malattia coronarica aterosclerotica il flusso

di sangue coronarico a riposo è di 100 ml/min. Calcolare il

deficit di DO

2

di questo paziente tenendo conto che lo stes-

so ha: Hb=15 gr%ml, SaO2 98%, PaO

2

= 100 mmHg, CaO

2

=

[Hb] (1.34)(SaO

2

/100) + (PaO

2

)(0.003)

A. DO2 coronarico 120 ml/min, deficit assente

B. DO2 coronarico 20 ml/min, deficit 10 ml/min

C. DO2 coronarico 10 ml/min, deficit 20 ml/min

D. DO2 coronarico 15 ml/min, deficit 15 ml/min

E. Non è possibile calcolarlo

24) Da dove originano le arterie coronariche?

A. Dall’aorta

B. Dall’arteria polmonare

C. Dall’arteria succlavia

D. Dal seno coronarico

E. Dal ventricolo sinistro

25) L’arteria circonflessa è un ramo:

A. della coronaria destra

B. della interventricolare discendente posteriore

C. della coronaria sinistra

D. della carotide

E. nessuna risposta è esatta

26) Quale tra le seguenti condizioni interessa la circolazio-

ne coronarica durante il ciclo cardiaco?

A. Nessuna modificazione di flusso

B. Arresto del flusso nell’arteria coronaria di sinistra all’ini-

zio della sistole

C. Diminuzione consistente di flusso durante la diastole

D. Aumento del flusso nel seno coronarico durante la diasto-

le

E. Arresto del flusso alla fine della sistole

27) Il ramo interventricolare posteriore origina da:

A. coronaria sinistra

B. coronaria destra

C. arteria circonflessa

D. ramo interventricolare posteriore

E. direttamente dall’aorta ascendente

28) Quali delle seguenti strutture normalmente non è va-

scolarizzata dall’arteria coronarica destra o dai suoi rami?

A. Atrio destro

B. Margine acuto del ventricolo destro

C. Parte anteriore del setto interventricolare

D. Parte posteriore del setto interventricolare

E. Parte posteriore del ventricolo sinistro

29) La gittata cardiaca:

A. è la differenza tra volume telediastolico e volume telesi-

stolico

B. è uguale alla gittata sistolica per la frequenza cardiaca

C. è approssimativamente 1 l/min in un adulto sano

D. in corso di esercizio aumenta di circa 7 volte

E. in corso di esercizio aumenta di circa 10 volte