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1) Dati sulle ammissioni in Medicina

L’analisi dei dati relativi al rapporto tra

candidati e posti disponibili mostra una

situazione di competizione crescente: cre-

sce di anno in anno il numero di aspiran-

ti a fronte di una variazione minima dei

posti disponibili. Confrontando ad esem-

pio i dati sulle ammissioni tra il 2008/9 e

2010/11 al corso di laurea in Medicina e

Chirurgia, notiamo che le domande pas-

sano da 45.347 del 2008 a 58.258 del 2010

(+12911 unità), mentre i posti disponibili

aumentano inmodo meno che proporzio-

nale (da 7373 del 2008 a 8923 del 2010).

Praticamente si passa da 1 posto ogni 6,2

ad 1 posto ogni 6,7 studenti.

Sulla base di quanto riportato nel bra-

no, indicate l’unica alternativa che è

possibile escludere.

A. Negli ultimi anni per ciascun posto

disponibile in Medicina ci sono alme-

no 6 candidati

B. L’incremento dei posti disponibili tra

il 2008 ed il 2010 è pari a 1550 unità

C. Negli ultimi anni per ciascun posto

disponibile in Medicina ci sono meno

di 8 candidati

D. Il decremento dei posti disponibili tra

il 2008 ed il 2010 è pari a 1550 unità

E. L’aumento dei candidati non si tradu-

ce in un proporzionale aumento dei

posti disponibili

2) 

«I sostenitori del transumanismo»,

vale a dire della necessità di evolverci,

affidandoci alle biotecnologie, in «una

nuova specie “oltre-umana”», pensano di

sapere «ciò che costituisce un buon esse-

re umano e sono contenti di lasciare in-

dietro gli esseri limitati, mortali, naturali

che vedono intorno a sé a favore di qual-

cosa di migliore. Ma capiscono veramen-

te i valori umani più importanti? Grazie

ai nostri ovvi difetti, noi esseri umani

siamo [...] un prodotto la cui interezza è

molto più della somma delle nostre par-

ti. Le nostre caratteristiche buone sono

intimamente collegate a quelle cattive:

se non fossimo violenti e aggressivi, non

saremmo in grado di difenderci; se non

avessimo sentimenti di esclusività non sa-

remmo leali a coloro che ci sono vicini;

se non provassimo mai la gelosia, non

proveremmo mai l’amore.

Persino la nostra mortalità gioca una fun-

zione critica nel consentire alla nostra

specie nel suo insieme di sopravvivere

e di adattarsi. Modificare una sola delle

nostre caratteristiche-chiave implica la

modifica di un insieme complesso e in-

terconnesso di qualità e noi non saremo

mai in grado di prevedere il risultato fi-

nale».

(Da Francis Fukuyama,

Biotecnologie – La

Fine dell’Uomo

, Corriere della sera,

10/2/2005, p. 15)

Delle considerazioni seguenti solo UNA

È COERENTE con quanto affermato

nel testo. La si individui:

A. la mortalità individuale è in assolu-

to qualcosa d’insensato contro cui

le nuove tecnologie sono chiamate a

battersi strenuamente

B. un essere umano non è che la somma

delle peculiarità delle singole parti

che lo compongono

Test 1