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10

Libro I

Diritto costituzionale ed elementi di diritto regionale

Sono fonti fatto:

>

la

consuetudine

, vale a dire la ripetizione costante e uniforme di una determinata

condotta accompagnata dalla convinzione che tale condotta sia obbligatoria per-

ché conforme ad una norma giuridica.

La consuetudine (o uso) costituisce la principale fonte non scritta di diritto. Perché

essa venga a esistenza è necessario il concorso di un elemento oggettivo (o materia-

le) e di un elemento soggettivo (o psicologico).

L’

elemento oggettivo

consiste in una pratica uniforme e costante tenuta per un tempo

relativamente lungo dalla generalità dei consociati (

diuturnitas

). Non è necessario

che la pratica risalga ad un tempo immemorabile, ma è suf ciente che essa si sia

consolidata nei rapporti sociali.

L’

elemento soggettivo

, invece, altro non è che la convinzione di ubbidire ad una regola

giuridica (

opinio iuris ac necessitatis

). Se manca questa convinzione si ha soltanto la

formazione di una prassi sociale, non certo di un uso inteso come fonte di produzio-

ne del diritto.

Nella gerarchia delle fonti, il ruolo della consuetudine è ridotto. In nessun caso,

infatti, gli usi possono modi care o abrogare una fonte di rango superiore (

contra

legem

), mentre nelle materie regolate dalle leggi e dai regolamenti, hanno ef cacia

solo in quanto da essi richiamati (

consuetudo secundum legem

): per esempio, l’art. 892

c.c., in materia di rapporti di vicinato tra fondi limitro , richiama gli usi locali per

determinare le distanze che devono essere osservate da chi intenda piantare alberi

in prossimità del con ne;

>

le

convenzioni costituzionali

, come per esempio le consultazioni del Capo dello

Stato per la scelta del soggetto al quale af dare l’incarico di formare il Governo;

>

la

necessità

, la quale si riferisce a situazioni che impediscono concretamente l’at-

tuazione delle norme vigenti al momento della loro insorgenza, determinando

comportamenti

extra ordinem

(es. stato di guerra, stato d’assedio, calamità naturali,

stato di pericolo ecc., dove la necessità opera come fonte del diritto per forza pro-

pria). Previsioni legislative che danno alla necessità la forza di derogare rispetto

alla norma che disciplina la materia sono, ad esempio, rinvenibili nel settore del

diritto amministrativo che af da al Sindaco l’adozione di ordinanze di necessità

e consente alla Giunta le delibere per variazioni urgenti di bilancio; nelle norme

costituzionali che ammettono la decretazione d’urgenza;

>

l’

equità

, allor quando il diritto positivo in alcuni casi rinvia all’equo giudizio del

giudice o di altro organo pubblico.

1.4.4

Fonti atipiche e fonti rinforzate

Sono

fonti atipiche

quelle che hanno una forza attiva e passiva diversa dal tipo cui

appartengono (sono fonti atipiche le leggi di autorizzazione alla rati ca dei trattati

internazionali

ex

art. 80 Cost., che si limitano a recepire nell’ordinamento accordi

adottati dalla comunità internazionale).

Sono

fonti rinforzate

quelle che presentano varianti di procedimento o di forma

rispetto al tipo cui appartengono. Ad es.: le leggi che disciplinano i rapporti con le

organizzazioni religiose

ex

art. 8 Cost. (sulla base di intese) oppure le leggi costitu-

zionali per fondere più Regioni o istituirne di nuove

ex

art. 132 (devono richiederle