Previous Page  8 / 28 Next Page
Basic version Information
Show Menu
Previous Page 8 / 28 Next Page
Page Background

www.

edises

.it

VI

Prefazione

come contesto di attività e situazioni che rispetti e promuova la

centralità dell’alunno, il quale elabora il proprio apprendimento

per vie multiple, caratterizzate da tratti di irriducibile e preziosa

singolarità. In questo contesto, si affermano forme interattive e

collaborative di apprendimento, e situazioni e metodi laboratoria-

li concorrono ad esaltare l’espressione delle proprie potenzialità

da parte dell’alunno e a connotare l’apprendimento come attività

costruttiva. L’opposto, dunque, di una impostazione trasmissiva

- espressamente stigmatizzata dalle

Indicazioni

- alla quale non si

può più riconoscere alcuna plausibilità, sebbene essa possa risulta-

re impegnativa, per la consapevolezza e il lavoro progettuale che

richiede.

Analogo discorso vale, ovviamente, per le

Indicazioni Nazionali

e le

Linee Guida

della scuola secondaria di secondo grado.

Sulla base di queste premesse, il volume è suddiviso in parti. La

prima parte

presenta e mette a confronto i principali

modelli di

apprendimento

e il loro impiego nella

progettazione didattica

:

le conoscenze in materia di apprendimento sono, infatti, la base

su cui costruire e pianificare l’attività d’aula, rappresentando un

imprescindibile prerequisito per qualsiasi insegnante che aspiri a

condurre una lezione efficace. Si tratta di un interessante e appro-

fondito

excursus

, da Piaget a Baron, da Sternberg a Gardner e alla

sua teoria delle “intelligenze multiple”, agli utilissimi apporti del

costruttivismo socio-culturale, ai più recenti contributi offerti dalle

neuroscienze. L’apprendimento, come già detto, non va più con-

siderato secondo un’ottica di mera trasmissione nozionistica dal

docente al discente, ma come fatto essenzialmente “sociale”, che

si svolge in un contesto-classe in costante relazione e mediazione

con gli altri. Un apprendimento che vuole e deve essere, come ve-

dremo, cooperativo e collaborativo. Vi è poi la parte dedicata alla

programmazione e alla valutazione (

chi valuta? cosa si valuta? come

si valuta?

), nella quale si analizzano le funzioni della valutazione e

gli strumenti più efficaci per metterla in pratica.

La

seconda parte

affronta anzitutto il tema – oggi più che mai

importante – della multidisciplinarità, fondamentale per poter

comprendere la realtà nella sua totalità, abbandonando l’ormai

datata separazione tra le discipline: verranno esaminati i diversi

modi di “fare lezione”

– dalla lezione frontale a quella partecipata

– e i diversi

metodi

, in particolare quelli che utilizzano le nuove

tecnologie. La lezione frontale, di lunga tradizione, offre indubbi