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Finalità e struttura dell’opera
L’intento del presente lavoro è quello di offrire un contributo a quanti si appre-
stano alla preparazione del concorso a cattedra ed il cui programma d’esame com-
prende la Storia. Il percorso che proponiamo, seppur in una versione estremamen-
te sintetica, intende la Storia come
Cultura Storica
, costituita cioè non solo dal com-
plesso di conoscenze su avvenimenti e personaggi, ma dall’insieme degli aspetti che
influenzano le società umane e la loro evoluzione nel tempo nonché la conoscenza
delle principali metodologie di ricerca, di analisi e interpretazione delle fonti e
delle principali metodologie e finalità dell’insegnamento della storia.
L’insegnamento della storia può infatti dare utili e incomparabili contributi alla
formazione della personalità cognitiva e affettiva dei discenti. L’utilità di questa
disciplina non risiede nel solo fatto di essere appresa, ma è in funzione di tre fat-
tori: la struttura della storia cosiddetta
scolastica
, la mediazione didattica che gli
insegnanti devono essere in grado di attivare e l’influenza che lo studio storico ha
sui processi di apprendimento. Questi tre fattori, se ben modulati, si rafforzano re-
ciprocamente: l’efficacia della struttura agevola la mediazione didattica, il che mo-
tiva e facilita l’apprendimento. L’attivazione del processo di apprendimento a sua
volta dà significato alla struttura della conoscenza storica e agli atti di mediazione.
Questa concezione lega strettamente il rinnovamento metodologico-didattico a
quello dei contenuti e degli approcci storiografici, considerando per esempio su-
perata la mono-linearità del
tempo storico
, inteso come tempo cronologico, a favore
di una visione più ampia e plurale dei
tempi storici
, considerati in rapporto ai temi
di volta in volta analizzati. Analogamente superata e dilatata può definirsi la visione
dello
spazio storico
, non più riducibile alla storia nazionale o europea, ma estendi-
bile ad una visione globale. La metodologia classica di insegnamento, basata sulla
trasmissione delle conoscenze di fatti ed eventi in ordine cronologico e riferibile ad
una precisa area geografica, cede il posto ad un insegnamento delle
storie
al plura-
le, dalle microstorie all’analisi della memoria individuale e collettiva, alla individua-
zione di temi globali; ciascuna storia è in grado di fornire specifiche occasioni per
la costruzione di conoscenze e di competenze e può concorrere alla definizione di
un insieme di percorsi, anche modulari, basati su una varietà di settori di indagine,
spazi, tempi, soggetti, generi e temi storici. Nella costruzione dei percorsi, l’inse-
gnante seleziona i contenuti sia sulla base della rilevanza storica, sia sulla base della
loro utilità didattica, ovvero sulla possibilità di utilizzare tali contenuti come occa-
sione per attivare e/o rafforzare le capacità disciplinari e trasversali degli studenti.
Il volume è strutturato in quattro parti. Nella
prima parte
, dedicata agli aspetti
epistemologici, metodologici e didattici dell’insegnamento della Storia, abbiamo
cercato di rispondere a tre domande:
cosa
(riferito ai contenuti epistemologici),
per-
ché
(relativo alle finalità) e
come
(inerente la metodologia e gli strumenti didattici)
insegnare la storia. Per quanto riguarda il “cosa” ci siamo soffermati sul significato
del termine
storia
e sul suo rapporto con la storiografia, sulla definizione di che cosa