I Concorsi per infermiere - page 20

9) C.
L’overdose da oppiacei insorge dopo che si è instaurata una tolleranza e dipendenza fisica
da queste sostanze. I sintomi tipici (patognomonici appunto) che si riscontrano sono: euforia,
rossore, prurito cutaneo (soprattutto con la morfina), miosi, astenia, riduzione della frequenza
del respiro (bradipnea), ipotensione arteriosa, bradicardia, diminuzione della temperatura cor-
porea, restringimento della pupilla (miosi).
10) C.
Il quadro clinico nell’intossicazione da cocaina prevede: tachicardia, tachipnea, ipertensio-
ne, midriasi, sudorazione eccessiva, ipertermia. I sintomi variano in base all’organo colpito;
inoltre, possono manifestarsi paranoia, comportamenti maniacali, agitazione psicomotoria. In
caso di intossicazione acuta, i sintomi sono: dolore toracico, dispnea, cefalea, convulsioni. Le
complicanze possono essere: ischemia e infarto del miocardio, aritmie, ictus ed edema polmo-
nare.
11) C.
Il bromuro di pancuronio è una sostanza miorilassante che viene utilizzata in anestesia
generale per facilitare l’intubazione endotracheale, grazie all’effetto miorilassante indotto.
12) A.
L’intossicazione indotta da farmaci digitalici provoca soprattutto aritmie da blocchi AV
(atrioventricolari), quali: tachicardia atriale con blocco, tachicardia ventricolare fascicolare,
tachicardia ventricolare bidirezionale, bigeminismo ventricolare, ritmo idiogiunzionale accele-
rato. Possono manifestarsi anche altri sintomi, indicativi di sovradosaggio, quali: variazione nel-
la percezione dei colori, disturbi gastrointestinali, allucinazioni, astenia, agitazione e insonnia.
13) C.
In caso di sovradosaggio o tossicità da eparina si possono verificare emorragie e l’unico
intervento efficace è la somministrazione del solfato di protamina. La dose necessaria viene
calcolata considerando che 1 mg di solfato di protamina, somministrato per via e.v., neutraliz-
za 100 U.I. di eparina circolante.
14) D.
Tutti i farmaci, se assunti in dosi superiori alla norma, determinano un avvelenamento
con conseguenze talvolta mortali. L’intossicazione avviene per cause accidentali o per cau-
se volontarie (tentativo di suicidio). I casi di assunzione accidentale risultano meno gravi
dell’assunzione volontaria che mette a rischio la vita a causa dell’eccessiva quantità dei far-
maci assunti. I sintomi, molteplici e dose-dipendenti, sono: disturbi a carico del sistema ner-
voso (confusione, delirio, coma), dell’apparato respiratorio (difficoltà respiratoria) e del-
l’apparato cardiaco (alterazioni del ritmo). Inoltre, nelle intossicazioni i parametri farmaco-
cinetici si modificano in modo considerevole rispetto a quanto avviene nei dosaggi terapeu-
tici.
15) A.
I barbiturici vengono utilizzati in anestesia generale per indurre il sonno nel paziente. L’in-
tossicazione comincia con un bisogno assoluto di dormire che in seguito si trasforma in coma
profondo. I riflessi cutanei si attenuano progressivamente fino a scomparire nei casi gravi, la
temperatura si riduce, il respiro diventa irregolare, poco profondo e “russante”. Entro 12-24
ore può manifestarsi depressione del respiro e subentrare la broncopolmonite, che può provo-
care la morte del soggetto. Tra i barbiturici il farmaco che in sovradosaggio risulta più danno-
so rispetto agli altri è il fenobarbital.
16) A.
Il
delirium tremens
è una sindrome psicotica che si sviluppa in casi di alcolismo cronico
oppure di astinenza causata dall’improvvisa interruzione della somministrazione di benzodia-
zepine e barbiturici. I sintomi generalmente sono: allucinazioni, confusione mentale, aumen-
to della frequenza cardiaca, tremore e sudorazione. La terapia consiste nel ricovero in ospe-
dale, sedazione, controllo dello stato cardiorespiratorio e dell’equilibrio idrosalino.
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PARTE TERZA - DISCIPLINE MEDICHE
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