Soluzioni e commenti – Farmacologia
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ARMACOLOGIA
1) A.
L’insulina è un ormone prodotto dalle cellule pancreatiche dette “cellule beta delle isole del
Langerhans” che hanno la funzione di controllare il livello di glucosio nel sangue. La sua pro-
duzione aumenta durante i pasti e si riduce tra un pasto e l’altro per poter garantire l’apporto
di zuccheri e di energia necessario per le funzioni dell’organismo. Ne consegue che la secre-
zione a digiuno è di circa 1 unità all’ora, pari a 40 microgrammi all’ora, mentre la quantità di
insulina contenuta nel circolo portale è maggiore di quella contenuta nel circolo periferico,
circa 4 ng/ml contro 0,5 ng/ml.
2) B.
L’insulina ad azione intermedia, somministrata per via sottocutanea, inizia la sua attività
dopo circa 1-2 ore, raggiunge il massimo effetto dopo 6-8 ore ed ha una durata di 16-35 ore.
È somministrata due volte al giorno insieme all’insulina a breve durata d’azione (insulina
solubile), oppure una volta al giorno, in particolare nei pazienti anziani.
3) B.
I farmaci anticolinergici vengono utilizzati nel trattamento delle patologie ostruttive delle
vie aeree, come asma e BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva). Svolgono, infatti, una
funzione broncodilatatrice.
4) A.
Gli immunosoppressori sono farmaci usati per il controllo di gravi manifestazioni allergi-
che, malattie autoimmuni e malattie correlate ai trapianti. Tra questi, il Tacrolimus è utilizza-
to in particolar modo nei trapianti d’organo, allo scopo di ridurre l’attività del sistema immu-
nitario del paziente e il conseguente rischio di rigetto.
5) C.
Tutti i farmaci presentano effetti terapeutici ed effetti collaterali. Per effetto collaterale si
intende una reazione nociva indesiderata ad un farmaco, indotta dalle normali dosi terapeutiche.
6) D.
Gli anestetici liquidi volatili, quali isoflurano, desflurano e sevoflurano, sono gas anesteti-
ci somministrati per via respiratoria. L’effetto è ottimale in quanto viene raggiunto rapidamen-
te e la via di eliminazione principale è sempre quella respiratoria.
7) C. I
salicilati sono farmaci derivati dell’acido salicilico: l’acido acetilsalicilico, l’acetilsalicilato
di lisina, il diflunisal. Vengono utlizzati come analgesici, antipiretici e antinfiammatori. Il qua-
dro clinico cambia a seconda del tempo trascorso dall’assunzione, il trattamento infatti deve
essere effettuato alla comparsa dei primi sintomi poiché più passa il tempo, più le condizioni del
paziente peggiorano portando anche ad eventi di infarto miocardico acuto. I sintomi sono: nau-
sea, vomito, letargia, confusione, tachicardia, acidosi metabolica, insufficienza renale, coma,
convulsioni, fino al collasso cardiocircolatorio e alla morte. Il trattamento prevede l’induzione
del vomito e la lavanda gastrica per le intossicazioni immediate entro 24 ore. È necessario valu-
tare la diuresi alcalina forzata che può essere d’aiuto. In caso di convulsioni si somministrano
farmaci quali il fenobarbital e il diazepam. La terapia alternativa è l’uso di emodialisi.
8) D.
Nel trattamento delle tossicodipendenze si utilizzano i farmaci antagonisti degli oppiacei
che permettono di ottenere l’astinenza da oppiacei. Tra questi i più utilizzati sono: il naloxo-
ne e il naltrexone, entrambi somministrati per via endovenosa. Essi presentano una struttura
molecolare simile a quella degli oppoiacei e quindi impediscono a questi ultimi di interagire
con i recettori esplicando la loro azione.
SOLUZIONI E COMMENTI