CC 3/2 La Prova di Inglese nella scuola primaria - page 14

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La prova di inglese nella scuola primaria
la seconda competenza chiave, la Raccomandazione fornisce dapprima una
definizione: “
essa si basa sulla capacità di comprendere, esprimere e interpretare con-
cetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta – comprensione
orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta – in una gamma ap-
propriata di contesti sociali e culturali – istruzione e formazione, lavoro, casa, tempo
libero – a seconda dei desideri o delle esigenze individuali. La comunicazione nelle lingue
straniere richiede anche abilità quali la mediazione e la
comprensione interculturale.
Il
livello di padronanza di un individuo varia inevitabilmente tra le quattro dimensioni
(comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e tra le
diverse lingue e a seconda del suo background sociale e culturale, del suo ambiente e delle
sue esigenze e/o dei suoi interessi
”. A seguire si evidenzia che conoscenze, abilità
e attitudini essenziali legate a tale competenza presuppongono: “
la conoscenza
del vocabolario e della grammatica funzionale e una consapevolezza dei principali tipi di
interazione verbale e dei registri del linguaggio. È importante anche la conoscenza delle
convenzioni sociali,
dell’
aspetto culturale
e della
variabilità dei linguaggi
”.
Inoltre si
sottolinea come le abilità essenziali per la comunicazione in lingue straniere
consistano: “
nella capacità di comprendere messaggi, di iniziare, sostenere e concludere
conversazioni e di leggere, comprendere e produrre testi appropriati alle esigenze indivi-
duali”.
Infine si rileva come le persone debbano
“essere anche in grado di usare
adeguatamente i sussidi e di imparare le lingue anche in modo informale nel contesto
dell’apprendimento permanente”.
In sintesi, è possibile asserire che un
atteggia-
mento positivo comporta
“l’apprezzamento della
diversità culturale
nonché l’interes-
se e la curiosità per le lingue e la
comunicazione interculturale
”.
Nel gennaio 2007 il Commissario Leonard Orban fu incaricato di dare nuo-
vo impulso al multilinguismo all’interno degli Stati membri, prestando parti-
colare attenzione al settore delle lingue nelle imprese, anche in prospettiva
dell’
Anno europeo del dialogo interculturale
(2008).
Tra il settembre e il novembre 2007 si svolse una consultazione pubblica,
promossa dalla Commissione europea, al fine di conoscere le opinioni dei cit-
tadini europei rispetto alla politica linguistica. Le risultanze di tale ricerca con-
fluirono in una nuova Comunicazione che fu pubblicata nel settembre 2008 e
che si intitolava: “
Il multilinguismo: una risorsa per l’Europa e un impegno comune
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.
La diffusione delle lingue diveniva così un compito condiviso e ineluttabile
degli Stati europei al fine di migliorare le opportunità di vita dei cittadini, faci-
litando l’accesso a servizi e diritti, aumentando la mobilità grazie a un miglior
dialogo interculturale. In particolare nel testo della Comunicazione si ribadi-
sce, tra l’altro, come “
la diversità linguistica dell’Europa costituisca una risorsa cul-
turale di grande importanza e che sarebbe errato se l’Unione europea si limitasse a una
sola lingua principale”
e si fa riferimento
“all’importanza di promuovere e sostenere lo
sviluppo di strategie e
modelli pedagogici innovativi
per l’insegnamento delle lingue, al
fine di promuovere l’acquisizione delle competenze linguistiche e di sviluppare la sensibi-
lizzazione e la motivazione dei cittadini”.
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COM(2008)566 del 18 settembre 2008.
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