

Gerald C. Karp
ha conseguito la laurea presso l’Univer-
sità della California, Los Angeles, e un dottorato pres-
so l’Università di Washington. Ha condotto un perio-
do di ricerche post-dottorato presso il Medical Center
dell’Università del Colorado prima di divenire membro
della facoltà all’Università della Florida. È autore di nu-
merosi articoli di ricerca sulla biologia cellulare e mo-
lecolare dello sviluppo precoce. I suoi interessi com-
prendono la sintesi dell’RNA negli embrioni precoci, i
movimenti delle cellule mesenchimali durante la ga-
strulazione e la determinazione cellulare nei mixomi-
ceti. Per 13 anni ha tenuto corsi di biologia molecolare,
cellulare e dello sviluppo all’Università della Florida.
Durante questo periodo Karp ha pubblicato un testo
di biologia dello sviluppo insieme a N. John Berrill e
un testo di biologia cellulare e molecolare. Trovando
impossibile essere contemporaneamente professore a
tempo pieno e autore, Karp ha dato le dimissioni dal
suo posto in facoltà per concentrarsi sulla revisione di
questo testo ogni tre anni.
L’autore
La micrografia presente in copertina mostra cellule ner-
vose umane che si sono sviluppate (differenziate) in una
piastra di coltura da cellule staminali indifferenziate. Le
cellule staminali utilizzate in questo esperimento sono
cellule pluripotenti, cioè esse sono capaci di svilupparsi
in qualsiasi tipo di cellule del corpo umano. In questo
esperimento le cellule staminali sono indirizzate a dif-
ferenziarsi specificatamente in cellule nervose tramite
l’aggiunta di un certo numero di fattori neurone-speci-
fici al terreno di coltura in cui si stanno sviluppando. Di
solito, le cellule staminali pluripotenti umane si trovano
esclusivamente negli stadi precoci dello sviluppo em-
brionale umano; quelle utilizzate in questo esperimento
non derivano da un embrione ma sono state generate
sperimentalmente. Esse sono state indotte da un tipo di
cellule del tessuto connettivo dette fibroblasti forzando
il fibroblasto a esprimere dei geni che di solito non espri-
me. Forzando i fibroblasti adulti (o altri tipi di cellule
adulte) ad esprimere questi “geni per cellule staminali” si
determina la perdita della loro capacità di differenziarsi
e si trasformano in
cellule staminali pluripotenti indotte
(
cellule iPS
). Le cellule iPS un giorno potrebbero giocare
un ruolo chiave nel sostituire cellule di organi e tessu-
ti malati. I fibroblasti usati in questo esperimento non
derivano da un individuo sano, ma da un soggetto schi-
zofrenico. Non si conoscono le basi molecolari della schi-
zofrenia, ma si spera che gli studi sul differenziamento
delle cellule nervose di un individuo malato forniscano
importanti indizi per comprendere le basi della malattia.
Tali cellule potrebbero anche essere utili per selezionare
potenziali farmaci per curare la malattia in studio. Per
questo, le cellule iPS sono state indicate come un “pa-
ziente in una capsula Petri”. (Per gent. conc. di Fred H.
Gage e Kristen Brennand.)
In copertina