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Nel primo capitolo di questa Parte si tratta l’insegnamento dell’italiano in riferi-

mento al quadro normativo europeo – il Trattato di Lisbona, le otto competenze,

l’apprendimento permanente – e nazionale – dalla riforma Gelmini alle Indicazio-

ni nazionali.

Nel secondo capitolo viene approfondito l’insegnamento della materia relativa-

mente alla nuova didattica modulare e all’acquisizione delle competenze, delinean-

do le opportune differenze tra conoscenze, abilità e competenze. È analizzato il

processo di strutturazione del nuovo curricolo, ponendo attenzione specifica alla

tecnica, al metodo e alla metodologia. Vengono riportati esempi pratici di curricoli

di italiano e comparate due opposte metodologie didattiche, sottolineando i van-

taggi e gli svantaggi di ciascuna, per arrivare alla fase finale della valutazione e della

certificazione delle competenze. Si evidenziano le molteplici sfaccettature del ruo-

lo del docente di lettere e si tracciano le relative criticità e opportunità. Si tratta la

situazione linguistica italiana, caratterizzata dai fenomeni del plurilinguismo e

dell’interculturalità.

Nel terzo capitolo vengono approfondite le tre tipologie di abilità: orali, di lettura

e di scrittura. Sono trattate da un punto di vista normativo e come componenti

necessarie nella progettazione di un curricolo efficace, di cui sono analizzati gli

obiettivi, le possibili attività didattiche e le eventuali criticità. In riferimento alle

abilità di lettura sono analizzate le caratteristiche dei vari tipi di testo; in riferimen-

to a quelle di scrittura sono analizzati i testi in relazione ai differenti obiettivi. Sono

spiegate, inoltre, le opportune tecniche per facilitare e migliorare sia le abilità di

lettura, sia quelle di scrittura. Peculiare attenzione è rivolta anche alla comunicazio-

ne non verbale e al profilo dello studente, al termine di ogni ciclo, in rapporto alle

tre abilità.

Nel quarto capitolo, infine, vengono approfondite le ripercussioni che le nuove

tecnologie hanno sulla didattica dell’italiano, dal web 2.0 alla lavagna interattiva

multimediale (Lim), citando, in particolare, la teoria del connettivismo e le nuove

prospettive didattico-metodologiche per l’insegnamento dell’italiano.

Sono messi a confronto vecchi e nuovi strumenti e vengono proposte valide attività

didattiche che richiedono il supporto delle nuove tecnologie.