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Finalità e struttura dell’opera
Affinché, inoltre, la strategia di Lisbona per la crescita e l’occupazione abbia successo,
vi è tra i compiti primari del docente di discipline economico-aziendali anche quello di
stimolare la mentalità imprenditoriale tra i giovani, in modo che essi si sentano incorag-
giati alla creazione di imprese innovative. Per far ciò, egli deve sensibilizzare gli studenti
nelle sue attività didattiche al lavoro autonomo e all’imprenditorialità come scelte pro-
fessionali, e fornire competenze e conoscenze aziendali specifiche per avviare e gestire
un’azienda. Promuovere, così, una cultura economica più favorevole allo spirito im-
prenditoriale non solo favorisce la crescita di piccole e medie imprese, ma aiuta i giovani
ad essere più creativi e sicuri in tutto ciò che intraprenderanno. È necessario anche che
egli crei un clima comunicativo e cooperativo con tutti gli studenti, utile anche a moti-
varli allo studio, facendo capire loro che rinunciando ai libri rischiano l’emarginazione
e la dequalificazione nel mercato del lavoro, oltre che la possibilità di accedere a livelli
remunerativi più alti.
Certamente, l’impatto delle nuove tecnologie digitali (Internet, e-book, tablet, smartpho-
ne ecc.) e l’ingresso dei processi di innovazione tecnologica nell’insegnamento, nell’ap-
prendimento e nel pensiero, incoraggiano il docente di discipline economico-aziendali a
vincere la sfida del cambiamento culturale, attraverso una professionalià rinnovata, moti-
vata e consapevole, che concorra a realizzare una Scuola Digitale 2.0 di maggiore qualità.
Il volume è organizzato in tre parti. La
prima parte
delinea gli aspetti fondamenta-
li dell’insegnamento delle discipline economico-aziendali nella scuola secondaria di
secondo grado: si dà conto in maniera dettagliata dei fondamenti epistemologici e
dei metodi di insegnamento delle discipline in oggetto, dell’interdisciplinarietà, delle
nuove tecnologie per l’apprendimento in rete, dei contenuti digitali del libro di te-
sto, dell’alternanza scuola-lavoro, vengono affrontate le principali questioni in merito
alle metodologie didattiche relative alla materia; inoltre vengono descritti i princi-
pali strumenti e sussidi per la didattica. Segue un capitolo dedicato alle competenze
chiave europee e nazionali e un capitolo interamente dedicato all’attuale programma
ministeriale sulla base delle Linee Guida degli istituti Tecnici e degli Istituti Profes-
sionali e sui nuovi modelli organizzativi funzionali all’insegnamento delle discipline
economico-aziendali.
La
seconda parte
, dedicata alle
competenze disciplinari
, espone in modo sintetico, ma
esaustivo, i contenuti oggetto del programma d’esame della classe. La parte è suddivisa in:
Attività economiche, unità economiche e aziende
(Il mercato; Intervento pubblico nel sistema
economico; Unione europea);
Caratteri distintivi dell’azienda. Tipologie di aziende
(Azienda:
caratteri distintivi, soggetti, patrimonio e reddito; Forma giuridica delle aziende; Impre-
se industriali e di servizi: gestione);
L’organizzazione
(Principi di economia dell’organizza-
zione; Teorie di organizzazione aziendale; Assetto organizzativo: struttura organizzativa
e meccanismi operativi);
Pianificazione e controllo di gestione
(Gestione strategica, obiettivi,
piani e programmi; Contabilità analitica; Qualità totale e certificazione di qualità);
Il siste-
ma informativo aziendale
(Dati e sistema informativo aziendale);
La rilevazione contabile delle
operazioni di gestione
(Partita doppia e contabilità generale; Contabilità generale: acquisti
di beni e servizi e loro regolamento; Contabilità generale: vendite di beni e servizi e loro
regolamento; Capitale proprio e scritture di costituzione e di variazione del capitale socia-
le; Immobilizzazioni; Finanziamenti esterni e investimenti finanziari; Lavoro dipendente;