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Capitolo 1
Logica verbale
I quesiti di
logica verbale
valutano l’attitudine verbale del candidato, verificandone
la competenza linguistica, la padronanza di linguaggio e la ricchezza di vocabolario.
Questi quesiti, che richiedono una strategia risolutiva di tipo linguistico, assumono
diverse forme, ma si fondano principalmente su relazioni e associazioni tra parole,
individuazione di termini contrari, sinonimi, anagrammi ecc.
Si tratta di una tipologia di test, dunque, che presuppone competenze pregresse non
sempre facilmente
recuperabili
nel poco tempo a disposizione per prepararsi alle pro-
ve di selezione (è evidente, infatti, che uno studio approfondito di un dizionario dei
sinonimi e dei contrari non è la scelta consigliabile se mancano poche settimane alle
prove). È però possibile, con lo studio e l’impegno e grazie ad alcuni accorgimenti,
conseguire un grado di preparazione
mirata
al superamento della prova.
Analizzeremo di seguito le più comuni tipologie di quesiti di logica verbale, general-
mente riscontrabili nelle banche dati.
1.1
I sinonimi
Si parla di sinonimia quando due termini risultano intercambiabili all’interno del
medesimo contesto senza apprezzabili variazioni di significato.
Gli studi linguistici e psicolinguistici chiariscono che si possono stabilire sinonimie
tra i termini secondo diverse regole: possono essere sinonimi due termini che espri-
mono una diversa generalità, intensità, emotività, moralità, professionalità, colloquia-
lità, specificità dialettale ecc. Il linguista Ullman (1966) riporta alcuni esempi:
caldo
e
rovente
sono sinonimi con diversa intensità,
rigettare
e
declinare
sono sinonimi che
assumono una diversa coloritura emotiva,
decesso
è un sinonimo di
morte
usato mag-
giormente in un contesto tecnico-professionale ecc.
Il compito di individuare i sinonimi dei termini viene facilitato dal fatto che alle prove
si prevede la scelta di un termine tra quattro o cinque alternative, per cui è possibile
riconoscere il termine tra quelli proposti anziché recuperarlo dalla memoria senza
alcun suggerimento.
Verifichiamo ciò direttamente con un esempio: pensate ad un sinonimo di
oberato
. Al-
cuni non ricorderanno il significato del termine per cui non si sforzeranno più di tan-
to nel cercare di recuperarlo dalla memoria, altri proveranno una vaga sensazione di
incertezza, altri ancora ce l’avranno “sulla punta della lingua”, altri sapranno rispon-
dere con esattezza e infine alcuni saranno convinti erroneamente di sapere la risposta.
È evidente che con le alternative fornite dal test possiamo
riconoscere
il sinonimo grazie
al fatto che lo vediamo stampato sulla pagina insieme ad altri termini. In questo caso
il rischio di errore deriva più che altro dai distrattori (cioè dai termini alternativi che
vengono immessi tra le risposte possibili al solo scopo di indurre in errore).